MLB a Tokyo: no-decision per Matsuzaka ma i giapponesi festeggiano Okajima

26 03 2008

di MAURIZIO ROVERI

Al Tokyo Dome, per la partita d’apertura della stagione 2008 della Major League americana, tutto era pronto per festeggiare il ritorno a casa di Daisuke Matsuzaka. Il giapponese campione del mondo con i Boston Red Sox, il braccio da 100 milioni di dollari, il lanciatore che a Tokyo è considerato un “eroe” per le performances con i Seibu Lions e per aver trascinato il Giappone al trionfo nel World Classic del 2006. Quarantacinquemila spettatori nella grande arena di Tokyo in un’atmosfera di forte eccitazione. Tutti gli occhi puntati su Matsuzaka e sui rinomati effetti dei suoi lanci. Ci si aspettava che il micidiale “gyroball” di Daisuke mettesse in crisi i battitori di Oakland. Ma l’impatto del ragazzo giapponese dei Red Sox sulla partita è stato decisamente sofferto. Il fuoricampo di Mark Ellis, da un punto, al primo inning è stato come un doloroso pugno nello stomaco. Avvio difficoltoso, con Matsuzaka costretto a lavorare tanto: gli Athletics lo hanno portato ad effettuare 30 lanci nel primo inning e a subire due punti. Una partita immediatamente in salita per Boston e per il campione giapponese soprannominato “Dice-K”. Lentamente, ma orgogliosamente, Daisuke si è ripreso, ha trovato il suo ritmo e quando manager Francona lo ha fatto scendere dalla collinetta (dopo 5 inning e 95 lanci) i Boston Red Sox erano pronti – in agguato – per capovolgere il punteggio nel loro sesto attacco passando a condurre per 3 a 2. La reazione di Oakland tuttavia è stata immediata ed energica, 2 punti sui lanci di Snyder e nuovo sorpasso.
Daisuke Matsuzaka non ha potuto celebrare con una vittoria personale il ritorno nella sua Tokyo (una no-decision per lui, nel giorno del suo homecoming). Però i giapponesi hanno potuto festeggiare ugualmente. Perché a firmare la vittoria per Boston sul monte di lancio è stato l’altro pitcher nipponico dei Red Sox, il mancino Hideki Okajima. Leggi il seguito di questo post »